L’anoressia nervosa, l’orribile malattia di origine psichiatrica che rientra tra i disturbi dell’alimentazione, causa numerosi effetti collaterali, più o meno noti, al nostro corpo, fra questi l’osteoporosi.
Tale indebolimento è dovuto al fatto che, in assenza dei nutrienti che derivano dall’alimentazione, il corpo umano attinge alle “riserve” che si trovano negli organi per poter ottenere ciò di cui ha bisogno per continuare a funzionare.
Una delle principali patologie legate all’anoressia è l’insorgenza dell’osteoporosi e dell’osteopenia, ossia dell’indebolimento del sistema scheletrico e delle ossa.
Il nesso tra anoressia e osteoporosi è dovuto alla bassa densità minerale ossea (BMD), indice che corrisponde alla quantità di minerali presenti all’interno delle nostre ossa.
Più la densità minerale ossea è alta, più l’osso è robusto e resistente. Dal momento che, per supplire all’assenza di minerali, l’anoressia genera una richiesta all’interno del corpo umano stesso, le ossa si vanno via via indebolendo causando più frequentemente fratture e deterioramenti.
Quando l’anoressia colpisce le giovanissime, il cui corpo è ancora in via di sviluppo, il problema si accentua ancor di più, poiché viene compromesso il picco di massa ossea. Il picco di massa ossea è la quantità di tessuto minerale che si accumula nelle ossa fino ai 16-18 anni di età nelle femmine e fino ai 20-22 anni di età nei maschi.
Una volta raggiunto il picco, questo rimarrà stabile per tutto il corso dell’età adulta, iniziando poi ad essere gradualmente intaccato durante la vecchiaia.
Se il picco non è abbastanza alto a causa dell’anoressia, è molto più probabile che nell’età avanzata l’osteoporosi faccia la sua comparsa precocemente, o che lo stesso accrescimento in età giovanile sia rallentato, se non arrestato.
Recenti studi hanno dimostrato come il recupero di questi stati di mancanza diventi poi molto complicato se segue a lunghi periodi di anoressia.
Nemmeno l’assunzione di vitamina D, che viene normalmente somministrata nelle donne affette da osteoporosi, si è rivelato efficace in caso di BMD dovuta all’anoressia, poiché la lacuna che si è creata è davvero troppo profonda.
Per questo accorgersi dei primi segni della malattia rimane di fondamentale importanza. E soprattutto è bene ricordare che guarire è possibile e l’obiettivo può essere raggiunto seguendo un percorso terapeutico mirato.