All’interno del Centro Medico L’Emiro è attivo l’ambulatorio di ginecologia, che include la visita ginecologica ed esami approfonditi per il controllo e la valutazione dell’apparato riproduttivo della donna.
Visita ginecologica a Palermo: quando rivolgersi al medico ginecologo
La visita ginecologica è un controllo di routine che ogni donna nel corso della propria vita in eta’ fertile, perimenopausale e menopausale dovrebbe eseguire in media ogni anno per verificare le condizioni dell’apparato riproduttivo, esterno e interno.
Durante la prima fase della visita, il ginecologo raccoglie alcuni dati importanti intervistando la paziente sulle sue abitudini e su eventuali variazioni riscontrate negli ultimi mesi circa la propria salute intima e la presenza di discomfort o disturbi della sfera riproduttiva . Prosegue, poi, con l’ausilio di valutazioni strumentali e citologiche quali ecografie, tamponi cervico-vaginali e pap test.
Ecografia transvaginale: come si esegue
L’ecografia transvaginale, spesso nota come ecografia interna, ecografia interna ginecologica o ecografia pelvica transvaginale, è un esame strumentale utile per esaminare direttamente dall’interno mediante l’utilizzo di una sonda dedicata lo stato degli organi che compongono l’apparato riproduttivo femminile: ovaie, utero, salpingi o tube di Falloppio, pelvi.
Il ginecologo inserisce la sonda all’interno della vagina. In questo modo, può verificare sullo schermo dell’ecografo la presenza di variazioni nella dimensione e nella morfologia degli organi riproduttivi, nonché individuare neoformazioni uterine o ovariche come polipi, cisti benigne o sospette, sospetti tumori dell’ apparato riproduttivo interno, oppure riscontrare segni ecografici specifici per particolari patologie come ad esempio l’endometriosi.
Di norma, l’esame va eseguito una volta all’anno. In caso, però, di sanguinamenti, dolori pelvici o altri sintomi rilevabili, può essere ripetuto per controllo dopo tre o sei mesi dalla prima ecografia.
In alcuni casi specifici, potrebbe essere utile eseguire una ecografia definita di II livello, essa potrebbe essere condotta per via transrettale (ad esempio nelle pazienti virgo o con particolari discomfort o patologie legate all’ingresso vaginale), transvaginale e/o transaddominale (con vescica a medio riempimento), applicabile dopo una indagine ecografica di routine che necessiti di un particolare approfondimento.
Pap test: un’arma importante per la prevenzione
Mentre l’ecografia transvaginale studia gli organi, la loro forma, morfologia e rapporto con gli organi circostanti, il pap test è importante per identificare infiammazioni o infezioni batteriche, virali o micotiche (funghi) che causano perdite, cattivo odore, bruciore e prurito intimo o che possono essere asintomatiche.
Il pap test è un esame citologico che studia le alterazioni della flora batterica, rileva la presenza di batteri e funghi, l’eventuale manifestazione di infezioni da Papilloma Virus sul collo dell’utero e sul canale cervicale. Il ginecologo raccoglie direttamente dal collo dell’utero il materiale da analizzare tramite una spatola e uno spazzolino dedicati da inviare poi in laboratorio.
L’esame è indolore e non prevede particolari preparazioni. I risultati sono disponibili all’incirca in quindici giorni: se un’infezione viene rilevata, il pap test è in grado di stabilire l’esatta causa, e di conseguenza si può procedere con la terapia più appropriata.
Nel caso in cui venisse identificata una possibile alterazione al pap test che potrebbe essere ricondotta ad una infezione da Papilloma Virus è possibile confermare la presenza dello stesso mediante il tampone per HPV test, un esame espressamente dedicato alla ricerca del batterio del Papilloma virus con un prelievo sul collo dell’utero. Il test sul papilloma è fondamentale per agire in tempo sull’infezione, studiare la strategia diagnostica di II livello (ad esempio colposcopia) e prevenirne l’evoluzione in tumore al collo dell’utero.