Chi soffre di crampi nota spesso la presenza di numerose vene varicose sulle gambe e, allo stesso modo, alla comparsa delle varici si accompagnano crampi più frequenti.
È una mera impressione o crampi e vene varicose sono effettivamente collegati?
È indubbio che sia i crampi che la varici siano accomunati da un fattore clinico importante: l‘insufficienza venosa degli arti inferiori. A soffrire di varicosi sono soprattutto le donne, che risentono più spesso di problemi relativi alla circolazione venosa delle gambe.
Il metodo più attendibile per valutare la circolazione venosa degli arti inferiori è l‘ecocolordoppler arti inferiori, un esame non invasivo e non doloroso che identifica con esattezza la malattia venosa in corso.
La risoluzione può essere di tipo farmacologico, con l’assunzione di integratori o compresse specifici per l’insufficienza venosa, o di tipo chirurgico, se si riscontra un’occlusione di tronchi safenici ad alto rischio.
In questi casi è possibile che i crampi siano causati dalla stessa insufficienza venosa che genera contrazioni muscolari involontarie. L’insufficienza si esprime infatti sia attraverso la presenza di piccoli capillari e di macchie sulla pelle, in corrispondenza di vasi rotti, sia attraverso crampi notturni, formicolio, senso di pesantezza agli arti inferiori.
Tuttavia, non sempre i crampi sono direttamente connessi alla qualità della circolazione venosa degli arti inferiori. Negli sportivi e negli atleti, ad esempio, i crampi sono più frequentemente causati da uno sforzo fisico prolungato che intacca il metabolismo muscolare. Un esempio di questa degradazione è l’acido lattico, che infiamma la muscolatura è causa il tipico dolore da crampo.
Attenzione, infine, ad un altro tipo di vasocostrizione che genera un dolore acuto: la claudicatio intermittens.
Si tratta di una patologia che riguarda soprattutto i fumatori assidui, si presenta dopo i 50 anni ed è provocata dalla vasocostrizione generata dal fumo. Questo restringimento dei vasi sanguigni genera un dolore simile a un crampo ad una gamba mentre si cammina, dando così vita a quello che viene definito uno zoppicamento intermittente.
È facile da riconoscere, per l’appunto, perché lo zoppicamento si presenta sporadicamente, accompagnato da un acuto dolore. Anche in questo caso l’ecocolordoppler degli arti inferiori aiuta ad identificare la patologia.